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Wim Wenders: Il Maestro del Nuovo Cinema Tedesco Compie 80 Anni

| 13 Agosto 2025

Wim Wenders celebra 80 anni, un viaggio tra cinema, fotografia e documentari che ha segnato la storia del Nuovo Cinema Tedesco. Scopri la sua carriera.

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  • Come ha influenzato Wim Wenders il Nuovo Cinema Tedesco?
  • Quali sono i suoi film più importanti?
  • Scopri la storia di uno dei più grandi registi di sempre.

Il 14 agosto 2025, Wim Wenders, uno dei protagonisti più influenti del Nuovo Cinema Tedesco, celebra il suo ottantesimo compleanno. La sua carriera si distingue per un’evoluzione che ha segnato in modo indelebile la storia del cinema mondiale. Nonostante la crescita di nuove generazioni di autori, la figura di Wenders rimane unica, capace di intrecciare in modo irripetibile la sperimentazione cinematografica con la riflessione filosofica.

Le Radici e la Formazione di Wim Wenders

Nato a Düsseldorf nel 1945, a soli due mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Wenders cresce in una famiglia di medici, ma la sua inclinazione artistica emerge ben presto. Cresciuto in un ambiente cattolico e spinto inizialmente verso gli studi religiosi, la sua passione per il cinema prende il sopravvento quando si iscrive al liceo umanistico di Oberhausen. Nonostante inizi a studiare medicina come il padre, ben presto cambia rotta, passando alla filosofia prima di dedicarsi completamente al cinema.

Gli Anni di Formazione a Parigi e Monaco

Nel 1966, Wenders si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con la Cinémathèque Française di Henri Langlois, uno dei luoghi più influenti per i cinefili dell’epoca. In questi anni di formazione, che trascorre come incisore nello studio del pittore Johnny Friedlander, sviluppa una passione travolgente per il cinema, tanto da dedicarsi a vedere fino a quattro film al giorno, sette nei fine settimana. Tornato a Monaco, frequenta l’Accademia di Cinema e realizza i suoi primi cortometraggi tra il 1967 e il 1970.

Il Nuovo Cinema Tedesco: Un Movimento che Cambia il Cinema

Grazie alla sua amicizia con il drammaturgo Peter Handke e alla stima del cineasta Alexander Kluge, Wenders diventa rapidamente uno dei protagonisti del Nuovo Cinema Tedesco, un movimento che negli anni Settanta rivoluzionerà il panorama cinematografico mondiale. Il suo debutto con il lungometraggio “Estate in città” (1970) e il successivo “La paura del portiere prima del calcio di rigore” (1972), scritto insieme a Handke, lo consacrano tra le voci più promettenti del movimento. A questi segue l’inatteso “Lettera scarlatta” (1973), un adattamento dal romanzo di Nathaniel Hawthorne.

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La Trilogia del Tempo: Un Viaggio Cinematografico Unico

Nel 1975, Wenders inizia a lavorare su quella che diventerà una delle sue opere più emblematiche: la trilogia del tempo. Con “Alice nelle città” (1974), “Falso movimento” (1975) e “Nel corso del tempo” (1976), Wenders esplora tematiche esistenziali e la condizione dell’uomo in un mondo in continuo cambiamento. In questi film, l’attore Rüdiger Vogler diventa il suo alter ego sullo schermo, interpretando personaggi che si confrontano con il passare del tempo, la solitudine e la ricerca di un significato profondo.

Il Successo a Hollywood e la Riflessione sulla Cultura Americana

Nel 1977, il film “L’amico americano”, con Dennis Hopper e Bruno Ganz, segna un successo mondiale per Wenders e gli apre le porte di Hollywood. Per un periodo, il regista si trasferisce negli Stati Uniti, dove scopre l’affascinante cultura cinematografica e musicale del paese. Sebbene il suo incontro con il cinema hollywoodiano si riveli problematico, con il noir “Hammet” (1982) che non incontra il favore della critica, il regista continua a evolversi come autore.

Il Leone d’Oro e la Palma d’Oro: Riconoscimenti Internazionali

Nel 1982, Wenders torna in Germania e realizza “Lo stato delle cose”, un film che gli vale il Leone d’Oro a Venezia. La pellicola rappresenta una riflessione profonda sul mestiere del regista, riprendendo il suo stile personale e consolidando la sua fama internazionale. Due anni dopo, “Paris, Texas” (1984), scritto da Sam Shepard, gli regala la Palma d’Oro a Cannes, consolidandolo come uno dei cineasti più influenti della sua generazione.

Il Periodo d’Oro: Capolavori e Riflessioni sull’Umanità

Negli anni successivi, Wim Wenders continua a produrre film di grande impatto, come “Il cielo sopra Berlino” (1987), con Bruno Ganz e Peter Falk, un’opera che esplora il rapporto tra gli angeli e la città di Berlino, simbolo della divisione tedesca. Il film rappresenta una riflessione sull’esistenza e sulla condizione umana. Nel 1991, con “Fino alla fine del mondo”, il regista realizza un monumentale progetto cinematografico, arricchito dalla sua passione per la musica rock, con la collaborazione di band legendarie come U2, Talking Heads, Lou Reed e Nick Cave.

Nel 1993, con “Così lontano, così vicino”, Wenders ritorna a Berlino e completa un ciclo che lo vede come testimone della storia della città.

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La Nuova Dimensione: Documentari e Fotografia

A partire dagli anni Novanta, Wenders si concentra sempre più sul documentario e sulla fotografia. Pellicole come “Buena Vista Social Club” (1999), un omaggio alla musica cubana, “Lisbon Story” (1994) e “Tokyo Ga” (1985) confermano la sua capacità di raccontare storie attraverso uno sguardo sensibile e poetico. Nel 2011, con il film in 3D “Pina”, dedicato alla coreografa Pina Bausch, il regista ottiene un nuovo successo di critica.

Nel 2014, Wenders dirige “Il sale della terra”, un documentario sul fotografo Sebastiao Salgado, e nel 2018 realizza “Papa Francesco: un uomo di parola”, un progetto che ottiene l’approvazione diretta di Papa Francesco.

Il Ritorno al Cinema di Finzione: “Perfect Days”

Nel 2023, Wenders sorprende il pubblico con “Perfect Days”, un film che esplora la vita quotidiana di un operatore di bagni pubblici a Tokyo, realizzato su commissione di una società giapponese. Il film, che si ispira alla poetica del regista giapponese Yasujirō Ozu, ottiene un enorme successo di pubblico e critica, confermando che la sua visione del cinema è più viva che mai.

Wim Wenders, Un Artista Senza Tempo

Oggi, a 80 anni, Wim Wenders è considerato una delle figure più importanti e influenti del cinema mondiale. La sua carriera, costellata di successi e sperimentazioni, continua a essere una fonte di ispirazione per generazioni di cineasti, appassionati di fotografia e documentaristi. Con la sua capacità di guardare il mondo attraverso uno sguardo intimo e universale, Wenders ha saputo raccontare storie che vanno oltre il semplice intrattenimento, toccando le corde più profonde dell’animo umano.