Vai al contenuto

Scoperto il Legame tra Colesterolo e Alzheimer: Nuove Prospettive Terapiche

| 19 Agosto 2025

Nuovo studio rivela il legame tra colesterolo e Alzheimer. Scopri come il gene APOE4 influisce sul trasporto del colesterolo nel cervello.

colesterolo alzheimer ricerca

  • Cosa rivela la ricerca sul colesterolo e Alzheimer?
  • Come il gene APOE4 influisce sul cervello?
  • Scopri le implicazioni per nuove terapie.

Una recente ricerca condotta dal Hospital de Sant Pau di Barcellona ha portato alla luce una scoperta fondamentale riguardo al trasporto di colesterolo nel cervello e al suo impatto sulle neuroni nei pazienti affetti da Alzheimer, in particolare in quelli portatori del gene APOE4. Questo studio potrebbe gettare nuova luce sulle origini della malattia neurodegenerativa, aprendo la strada a potenziali strategie terapeutiche.

Colesterolo e la Sua Funzione nelle Neuroni

Il colesterolo svolge un ruolo cruciale nel corretto funzionamento delle neuroni. È coinvolto nella formazione delle membrane cellulari, nella trasmissione sinaptica e nella produzione di mielina. Tuttavia, a differenza degli altri organi, il cervello non riceve il colesterolo direttamente dal sangue, poiché la barriera ematoencefalica lo impedisce. Come spiegato dalla dottoressa Mireia Tondo, ricercatrice del Sant Pau Institute, tutto il colesterolo necessario per il cervello viene prodotto localmente e trasportato da particelle lipoproteiche specifiche, che lo trasferiscono dalle cellule gliali alle neuroni. Se questo processo di trasporto non funziona correttamente, le neuroni non riescono a ricevere i componenti essenziali per il loro corretto funzionamento.

Le Scoperte dello Studio

I ricercatori hanno analizzato campioni di liquido cefalorraquídeo provenienti da 10 pazienti con Alzheimer e 10 soggetti sani, tutti partecipanti al progetto Sant Pau Initiative on Neurodegeneration (SPIN). L’analisi ha riguardato due fasi del trasporto lipidico cerebrale: da una parte, la capacità degli astrociti (un tipo di cellula gliale) di cedere il colesterolo al liquido cefalorraquídeo; dall’altra, la capacità delle neuroni di assorbire tale colesterolo. I risultati hanno rivelato che, mentre la liberazione di colesterolo da parte degli astrociti era simile tra tutti i partecipanti, la capacità di captazione del colesterolo da parte delle neuroni era significativamente ridotta nei pazienti affetti da Alzheimer.

trasporto colesterolo cervello

L’Influenza del Gene APOE4

Un aspetto interessante dello studio riguarda il legame con la genetica. I ricercatori hanno creato nanoparticelle lipoproteiche contenenti APOE3 o APOE4, varianti genetiche associate a differenti rischi di sviluppare Alzheimer. Le nanoparticelle con APOE4 hanno mostrato una capacità molto più bassa di trasferire il colesterolo alle neuroni, suggerendo che la variante APOE4 potrebbe essere direttamente coinvolta nel malfunzionamento osservato.

Le Alterazioni Proteiche nel Sistema Lipoproteico

Un ulteriore approfondimento ha riguardato un’analisi proteomica dettagliata delle lipoproteine nel liquido cefalorraquídeo. Gli scienziati hanno identificato 239 proteine associate a queste particelle, 27 delle quali risultavano alterate nei pazienti con Alzheimer. Tuttavia, nessuna di queste alterazioni riguardava direttamente le proteine legate al metabolismo del colesterolo. Questo suggerisce che il sistema lipoproteico cerebrale sia molto più complesso di quanto precedentemente pensato e che possano esserci altri fattori, come infiammazione, adesione cellulare e degradazione proteica, che influenzano la progressione della malattia.

Un Nuovo Filone di Ricerca sul Metabolismo Lipidico

Le conclusioni dello studio indicano che l’alterazione nel processo di captazione del colesterolo da parte delle neuroni potrebbe essere un fattore che contribuisce al danno neuronale nei pazienti con Alzheimer. Sebbene non si possa ancora affermare che il deficit di colesterolo sia la causa diretta della malattia, questo potrebbe essere uno degli elementi che ne favorisce la progressione. La dottoressa Tondo ha sottolineato l’importanza di proseguire le indagini per verificare se l’alterazione nel trasporto del colesterolo possa essere presente anche in altri gruppi di pazienti a rischio, come quelli con sindrome di Down, che hanno un rischio genetico elevato di sviluppare Alzheimer.

gene APOE4 alzheimer

Verso Nuove Terapie per Ritardare la Neurodegenerazione

Il team di ricerca sta già pianificando nuovi studi per approfondire questa linea di ricerca e capire se migliorare il metabolismo del colesterolo possa essere una strategia per ritardare la neurodegenerazione. La ricerca continua a esplorare se esistano meccanismi comuni tra le diverse condizioni che aumentano il rischio di Alzheimer, con l’obiettivo di identificare trattamenti che possano rallentare l’insorgenza dei sintomi neurodegenerativi.

Collaborazioni Multidisciplinari e Implicazioni Future

Questa ricerca ha beneficiato della collaborazione tra il gruppo di metabolismo lipidico e la Unità di Memoria di Sant Pau, con il supporto di esperti del Centro di Ricerca Bionemedica in Rete (CIBERNED), del Centro Nazionale di Ricerca Cardiovascolare (CNIC) e di altre istituzioni accademiche. Le scoperte sottolineano l’importanza di approcci multidisciplinari nella lotta contro le malattie neurodegenerative e aprono la porta a nuove strategie terapeutiche basate sul miglioramento del metabolismo lipidico cerebrale.

Questa ricerca è solo l’inizio di una serie di studi che potrebbero avere un impatto significativo nel trattamento e nella prevenzione dell’Alzheimer, una malattia che, al giorno d’oggi, continua a rappresentare una delle sfide più gravi per la salute globale.