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Scoperta Unica a Saqqara: Ritrovato un Papiro del “Libro dei Morti” di Oltre 2.000 Anni

| 11 Agosto 2025

Un antico papiro funerario contenente il "Libro dei Morti" è stato ritrovato a Saqqara, rivelando preziosi dettagli sulla religiosità dell'Antico Egitto.

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  • Cosa contiene il ritrovato papiro di Saqqara?
  • Quali rivelazioni ci offre sul “Libro dei Morti”?
  • Scopri il ritrovamento che riscrive la storia egizia.

Scoperta di un Terrificante Libro Sepolto da Millenni: Il “Libro dei Morti” Ritrovato a Saqqara

Saqqara, celebre per la sua piramide a gradoni e le vaste necropoli, è stata negli ultimi anni protagonista di importanti scoperte archeologiche. Tra i ritrovamenti più significativi figurano sarcofagi intatti, mummie di alta classe sociale e una ricca collezione di statue. Questa necropoli, situata a sud del Cairo, continua a riservare sorprese che riscrivono la storia dell’antico Egitto.

Recentemente, un team di archeologi del Consiglio Supremo delle Antichità Egizie ha recuperato un raro e straordinario ritrovamento: un papiro funerario di oltre 2.000 anni, contenente capitoli completi del Libro dei Morti, il compendio di incantesimi e rituali che accompagnava il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà secondo la religione faraonica.

Un Ritrovamento Straordinario: Il Papiro di Saqqara

Il papiro, lungo 16 metri e in uno stato di conservazione eccezionale, è stato trovato accanto alla mummia di un uomo chiamato Ahmose, all’interno di un sarcofago sigillato. Gli esperti ritengono che il papiro potesse appartenere a uno scriba o sacerdote, in base alla qualità della calligrafia e alla vivacità dei colori utilizzati. La conservazione quasi intatta di questo documento funerario fornisce una rara occasione di studio per gli egittologi, che possono ora esaminare un testo antico che è sopravvissuto per millenni.

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Il Contesto Archeologico: Un Tesoro di Conoscenza

Oltre alla grande importanza del papiro stesso, il valore del ritrovamento è anche legato al contesto in cui è stato scoperto. Il sarcofago apparteneva a una camera funeraria riccamente adornata con amuleti, piccole statue di divinità come Anubis e Thot, e un preciso corredo rituale. Questo insieme di reperti conferma l’alto status sociale del defunto e offre preziose informazioni sulle credenze religiose e le pratiche rituali dell’Egitto Tardo.

La qualità dei geroglifici e dei colori utilizzati nel papiro supera quella di molti altri esemplari conosciuti, offrendo una visione più dettagliata dei testi e delle immagini che compongono il Libro dei Morti. Grazie alla sua eccellente conservazione, il ritrovamento rappresenta una risorsa fondamentale per gli studi sul simbolismo e l’iconografia dell’antico Egitto.

Il “Libro dei Morti”: Un Testo Essenziale per la Resurrezione

Il Libro dei Morti, che in origine aveva il titolo di “Testi dell’Uscita al Giorno”, non era un unico testo, ma una raccolta di incantesimi, inni e illustrazioni che venivano personalizzati in base alle necessità del defunto. La versione ritrovata a Saqqara include passaggi fondamentali come il Giudizio di Osiride, il viaggio nella barca solare e il rituale dell’apertura della bocca, tutti considerati essenziali per assicurare la resurrezione del defunto e il suo passaggio nell’aldilà.

La lunghezza del papiro e la sua conservazione intatta ne fanno un documento unico nel suo genere, permettendo di esplorare varianti testuali fino ad ora poco documentate. Questo straordinario ritrovamento ha suscitato grande interesse tra gli studiosi, che sperano di ottenere nuove informazioni sulle pratiche religiose dell’epoca e sul pensiero spirituale degli antichi egizi.

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La Digitalizzazione: Un Passo Avanti per la Conservazione

Per garantire la preservazione e la diffusione del papiro, gli archeologi hanno avviato un processo di digitalizzazione ad alta risoluzione. Questa tecnologia permette di registrare ogni dettaglio del documento, garantendo l’accesso a ricercatori di tutto il mondo e assicurando la conservazione virtuale del papiro per le future generazioni. Dopo questa fase preliminare, il papiro sarà sottoposto a un processo di restauro fisico.

L’intero progetto coinvolge una collaborazione tra archeologi egiziani ed esperti internazionali, sottolineando l’importanza universale del ritrovamento. L’obiettivo finale è esporre il papiro al pubblico presso il Museo Egizio del Cairo, dove i visitatori potranno ammirare un testimone diretto della spiritualità e delle credenze dell’Antico Egitto.

Un Tesoro della Storia Egizia

Il ritrovamento di questo papiro funerario a Saqqara rappresenta una delle scoperte più rilevanti degli ultimi anni in ambito egittologico. Non solo per la sua straordinaria conservazione, ma anche per le informazioni che esso porta con sé riguardo alla religiosità, alle credenze e alle pratiche funerarie degli antichi egizi. Con l’aiuto della tecnologia e della collaborazione internazionale, questo tesoro archeologico sarà finalmente a disposizione di studiosi e appassionati, permettendo di approfondire sempre più la conoscenza dell’antico mondo egiziano.